Cosa vedere a Pechino: Behai Park

Cosa vedere a Pechino: itinerario di 5 giorni

Se siete alle prese con la creazione del vostro itinerario cinese e state cercando di capire cosa vedere a Pechino, spero possiate essere arrivati nel posto giusto. In questo articolo vedremo cosa vedere giorno per giorno, senza tralasciare consigli e piccole gemme nascoste.

Camminare tra le strade di Pechino rappresenta una delle esperienze più particolari ed interessanti che una persona possa fare nella proprio vita. Se come me, siete abituati a vivere secondo i dogmi occidentali, i Pechinesi potrebbero rivelarsi un pochetto rozzi, maleducati e senz’altro sporchi. Tuttavia, con un pizzico di esperienza in più, non potremo non capire che sono solo immagini soggettive.

Ma veniamo a noi. Se siete giunti a Pechino, immagino che essa non sia l’unica città che vorrete includere nella vostra avventura, ma sia solo un punto di partenza. Cerchiamo quindi di capire cosa vedere a Pechino, una prima infarinatura di questa fantastica città.

La tempistica ideale per fermarsi a Pechino è, secondo me, di 5 giorni: 4 concentrati nel perimetro cittadino ed 1 dedicata ad un’escursione in giornata (MUTIANYU). 

Cosa vedere a Pechino: itinerario giorno per giorno

 

Giorno 1
Piazza Tienanmen

Cominciate la giornata raggiungendo la fermata della Metro Qianmen, che sarà il nostro punto di partenza. Recatevi presto all'ingresso, perché dovendo passare ogni oggetto al metal detector, nei periodi più affollati potreste rimanere imbottigliati in code piuttosto snervanti.

Passati i controlli vi troverete di fronte allo scenico Qianmen Gate, letteralmente una porta, che più si potrebbe descrivere come una torre, che nel passato faceva parte delle mura della città. Al suo interno non c’è nulla di rimarcabile, potrebbe però rivelarsi interessante scalarla, vista le sue dimensioni gargantuesche, questo per avere una visuale dall’alto della piazza.

Proseguendo vi accorgerete che state camminando in uno dei luoghi simbolo di Pechino, con spazi immensi e quindi decisamente toccanti. Sulla via troverete successivamente il Mausoleo di Mao Zedong, che avendo un’entrata gratuita consiglio di visitare velocemente.

Non potrete poi non notare lo scenico Monumento agli Eroi del Popolo, un obelisco di marmo dal sapore nazionalista, che vuole ricordare i martiri delle lotte rivoluzionarie cinesi che portarono all’istituzione della Repubblica e, alle sue spalle, la Grande Sala del Popolo.

Se non ve ne foste accorti, siete capitati nel centro di Piazza Tienanmen, circondati da centinaia di persone che scattano fotografie e guardano con curiosità ciò che le circonda. Ora, al lato opposto della strada, troverete l’entrata, la Porta Tienanmen (letteralmente Porta della Pace Celeste) per la Città Proibita, che non potrete non riconoscere, viste le mura di un inconfondibile rosso scarlatto e il ritratto indelebile di Mao Zedong. Da qui, Signore e Signori, vi si aprirà un mondo unico.

La Città Proibita

La Città Proibita, palazzo imperiale delle dinastie Ming e Qing, costruita tra il 1406 e il 1420, è composta da 980 edifici, 8.707 camere e vasta ben 720.000 m2  .Essa è il più grande palazzo al mondo. La visita sarà molto lunga, perché come avete letto, ci sono molte cose da vedere, che vi lasceranno senza parole e senza fiato. Consiglio: non soffermatevi all’edificio in sé, al legno rosso ed ai tetti verdi, ma immaginatevi la vita che c’è stata tra quelle mura, le cerimonie, gli scontri, gli amori ed i dissapori. Così, saprete ammirare al meglio quello  che oggi fa parte dei Patrimoni Mondiali dell’UNESCO.

Passate quelle che saranno come minimo 2 / 3 ore di percorso libero (o con una guida che potrete trovare all’entrata), consiglio di uscire dalla parte opposta, così facendo ci troveremo già da subito all’entrata del Parco Jingshan, detto la Collina Silenziosa. In sé non è nulla di eccezionale, ma dalla cima della collina potrete ammirare la Città Proibita in tutta la sua vastità.

Parco Beihai

Vi accorgerete che buona parte della giornata se ne è andata, dopo aver percorso però le verdi strade ed i verdi sentieri del Parco Jingshan, vi consiglio di fare un ultimo sforzo, ed uscendo da esso sempre dalla parte opposta (non da dove siete entrati), raggiungete seguendo le indicazioni il Parco Beihai.

Se siete fortunati passerete in una piccola via molto caratteristica, dove troverete un mercato di frutta secca e street-food locale, sicuramente molto affascinante.

Giunti al Parco Beihai, uno dei giardini imperiali di Pechino, vi troverete di fronte ad un luogo scenico. Il Bai Ta (Dagoba Bianco) si erge al centro di un piccolo laghetto, suggestivo per fotografie, ancora di più d’inverno, quando ghiacciato ed usato come pista per il divertimento dei più piccoli. Ma non solo, questo fantastico posto è da girare a mente e cuore aperti, per scovarne anche la più piccola bellezza nascosta.

Giornata intensa la prima a Pechino, ma facile da vivere, in quanto tutto ciò che ho elencato si trova esattamente in successione, come se quando hanno concepito questi posti, avessero pensato ad un viaggiatore futuro, per evitare che si stancasse troppo.

Giorno 2
Il Tempio della Terra

Possiamo cominciare il secondo giorno con più calma. I luoghi che visiterete oggi aprono infatti alle ore 9:00. Come prima cosa, sarà sufficiente prendere l’utilissima Linea 2 della Metro e scendere a Yonghegong Lama Temple et voilà, già siamo arrivati al punto di partenza della nostra visita.

Personalmente opterei per cominciare la nostra seconda giornata in quel di Pechino col visitare il Tempio della Terra.

Il Tempio della Terra, costruito nel 1530, è sicuramente uno dei classici edifici dall’architettura prettamente cinese, tuttavia è da rimarcare per due principali motivi. Il primo la sua storia, questo tempio era utilizzato dalla famiglie reali per i sacrifici agli Dei. Il secondo per il suo presente, dal 1985 rappresenta infatti il luogo simbolo del Capodanno Cinese, ogni anno si svolge infatti la Fiera del Tempio della Festa di Primavera. L’edificio è poi circondato da un grazioso parco, piacevole alla visita.

Il Tempio del Lama, il Tempo di Confucio e la Torre del Tamburo e della Campana

Proseguendo trovo imperdibili il Tempio dei Lama (Yonghe Lamesery), che rappresenta un distaccamento del Buddismo Tibetano controllato dalla Cina ed il Tempio di Confucio, il più imponente e vasto, secondo solo a quello eretto nella sua Città Natale. Non fatevi trarre in inganno dalle breve descrizioni, rese sintetiche per essere il più chiare possibile, perché solo per queste parti vi sarà richiesta sicuramente tutta la mattinata; non abbiate fretta, esplorate i luoghi in cui andate. Proseguendo con la nostra giornata, essendo in zona, potremo recarci alla Torre del Tamburo e della Campana, costruiti nel lontano 1272, con la funzione principale di scandire l’ora (seppur diversamente da come fanno i nostri “campanili”, ma questa è un’altra storia).

Distretto Shichahai

Continuate a camminare verso sud e vi troverete in un’area molto scenica, costituita da un complesso di laghetti, piccoli templi storici, locali, negozietti e ristoranti, più precisamente saremo nel Distretto Shichahai. Se siete giunti a questo punto ed è quasi ora di cena beh, perché non fermarsi a stuzzicare qualcosa?

Da quando siamo scesi alla fermata della metro non ho più indicato nessun mezzo per gli spostamenti, questo perché i luoghi si trovano tutti piuttosto vicini tra di loro e quello che consiglio è di muoversi a piedi, per scoprire così anche piccole zone, meno turistiche ma più vere.

Giorno 3
Il Palazzo d’Estate

La terza giornata nella Capitale Cinese si potrebbe rivelare senza dubbio la più piacevolmente inaspettata.

Dirigendoci a nord di prima mattina, potremo infatti ammirare due dei capolavori progettistici cinesi, ovvero l’Antico Palazzo d’Estate ed il (Nuovo) Palazzo d’Estate.

L’Antico Palazzo d’Estate, così chiamato proprio per distinguerlo dall’attuale, nient’altro non è che un fantastico giardino dove ad oggi sono solamente visibili le rovine di quella che è stata la sede di molti Imperatori della Dinastia Qing. Esso venne infatti distrutto nel 1860, durante la Seconda Guerra dell’Oppio. Molto interessante è vedere come sia stato uno dei pochi edifici costruiti in Stile Europeo, quindi in pietra. Motivo per il quale la ricostruzione non è stata presa in considerazione.

Esso venne rimpiazzato dall’attuale Palazzo d’Estate, la cui costruzione venne cominciata nel 1750. Anche quest’ultimo venne distrutto, ma le ricostruzioni del 1886 e del 1902 lo resero il magnifico complesso di laghi, pagode, ponti, templi e palazzi che, nel 1998, gli permisero di essere introdotto nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO.

In caso aveste poco tempo, consiglio la visita del solo Palazzo d’Estate e dei suoi giardini, in quanto molto estesi e molto affascinanti. Grazie poi all’affascinante lago (creato per ricostruire quello di Hangzhou), l’atmosfera si arricchirà ulteriormente nelle giornate di sole o al tramonto. La sola visita di questa parte richiederà infatti qualche ora.

Lo Stadio a Nido di Rondine ed il Water Cube

Una volta usciti da questo fantastico giardino imperiale, potremo tranquillamente spostarci per tutta Pechino, visti gli ottimi collegamenti delle metro, tuttavia consiglio di recarsi a vedere altre due chicche della Cina Moderna, costruite in occasione delle Olimpiadi del 2008. Sto parlando del Centro Acquatico Nazionale, costruito a forma di cubo (Water Cube), e dello Stadio Nazionale, costruito a nido di rondine (Bird’s Nest). Per raggiungerli ci vorranno circa 40 minuti / un’ora, a seconda da dove siete usciti. Come riferimento considerate comunque la fermata Olimpic Sports Center.

Giorno 4
Tempio del Cielo

Ultimo giorno tra le mura cittadine, ma non per questo non denso di emozioni. La parte storico-culturale che considero fondamentale vedere è sicuramente quella relativa al Tempio del Cielo.

Il Tempio del Cielo (o Tempio del Paradiso) è un complesso di edifici culturali taoisti la cui costruzione risale al 1420. Il suo scopo era quello di preghiera dell’Imperatore, il quale si recava ogni inverno per propiziare il raccolto dell’anno successivo. Il Tempio ed il parco circostante sono sicuramente un bijou dell’architettura ed ingegneria cinese, persino avanguardistica in alcuni sui aspetti.

Parco Longtan o Mercato di Dong Huan Men?

Una volta usciti da questo immenso complesso, possiamo optare per due scelte: o spostarci in direzione del Parco Longtan, un altro meraviglioso giardino cinese, oppure cambiare completamente zona. Per il nostro ultimo giorno a Pechino, consiglio infatti di recarsi al Mercato di Dong Huan Men, dove i più impavidi potranno assaggiare scorpioni, ragni, cavallette, carne di gatto, zampe di cammello, tartarughe, lucertole, ricci, cavallucci di mare e stelle marine. Delle vere e proprie rarità.

Mercato della Seta

Dopo un rapido spuntino di cibo prettamente locale, consiglio di spostarsi al Mercato della Seta (Silk Market). Non fatevi però ingannare dal nome, non è nient’altro che un mega Centro Commerciale dove si potrà trovare veramente di tutto, dal Tè agli Orologi. Dovremo però ricordarci che tutta la merce che troviamo all’interno è contraffatta e la prima regola principale appena ci viene comunicato il prezzo è quello di contrattare. Contrattate fino all’osso, i commessi si abbasseranno a dismisura pur di non farvi andar via a mani vuote. È sicuramente un’esperienza simpatica e se dovete prendere qualche regalo per il rientro in patria questo è sicuramente il luogo giusto.

Cosa vedere a Pechino ancora?

Da vedere a Pechino c’è sicuramente molto altro, ma quanto scritto è secondo me un ottimo compromesso per il tempo a disposizione. Non dimentichiamoci tuttavia che abbiamo ancora un’ultima tappa, la più emozionante e vera: La Grande Muraglia Cinese, la parte di Mutianyu.

Nicolo Sorsoli

Una passione: quella dei viaggi zaino in spalla. Uno dei cosiddetti backpackers, sempre alla ricerca di nuove mete e nuove storie da raccontare, con la speranza di poter trasmettere ciò che vivo a tutte le persone che leggeranno quanto scrivo.

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