Apartheid Museum, Johannesburg

Cosa fare a Johannesburg in un giorno: la città del’oro.

Cosa fare a Johannesburg in un giorno? Purtroppo no, non ci caleremo in antiche miniere d’oro in piccoli vagoni su rotaia. Ma tranquilli, l’immagine che vi siete fatti di Johannesburg pensando al suo soprannome, “Città dell’Oro”, non ha tradito solo voi. Ha tradito centinaia di migliaia di giovani sudafricani che spinti da quest’immagine scenica hanno deciso di trasferirsi dalle campagne e lavorare come schiavi e morire in queste miniere. Per chi? Per ricchi Europei Inglesi ed Olandesi, che tutt’oggi ci insegnano moralità e rispetto, ma che forse dimenticano anch’essi ciò che sono stati nel tempo (e non molto tempo fa, considerando che l’Apartheid ha cessato d’esistere soltanto nel 1992).

Ma scusate per questa breve parentesi non troppo off – topic, ma chi viaggia deve sapere, deve conoscere la storia della gente con la quale si confronterà.

Ma torniamo a noi. Dicevamo: no, in questa brevissima guida non c’è purtroppo spazio per una visita alle miniere, per passare una sola giornata a Johannesburg ritengo più opportuno focalizzarsi su qualcosa d’altro.

Cosa fare a Johannesburg in un giorno.

Innanzitutto è necessario capire che Johannesburg è una città a tutti gli effetti africana e dopo l’oblio degli anni passati, sta rinascendo a ritmi veramente frenetici. Il dubbio su cosa scoprire in questa città potrebbe essere tra la storia, e quindi comprendere cosa è stato nel corso del tempo, e la modernità, scoprendo quindi quello che è ora.

Tra le due opzioni, personalmente, sceglierei la prima: ovvero comprendere il ruolo fondamentale che Johannesburg ha avuto nei decenni di storia passata, per capire e poter spiegare ad altre persone. Così facendo dividerei la giornata in due momenti principali:

MATTINA

con visita ad una TOWNSHIP

POMERIGGIO

con visita ad un MUSEO ben specifico!

Ma cos’è una TOWNSHIP?

Il significato letterario e freddo di Township, in Sudafrica, <da Wikipedia>, è di un'area urbana limitrofa ad un’area metropolitana nella quale abitavano esclusivamente cittadini “non bianchi” (ovvero neri, indiani e meticci -così come venivano definiti nel periodo dell’Apartheid-).

Un significato più romantico, che Mandela stesso diede nella sua biografia, è di un’area dove anche i neri potevo possedere una propria casa e far crescere i proprio interessi. Probabilmente nessuna delle due definizioni rispecchia ciò che sono stati e ciò che sono oggi questi luoghi, bisogna approfondire la storia per capire che queste township sono state considerati per decenni come ghetti e bisogna metterci piede per capire come di questi ghetti la gente ne sia stata comunque orgogliosa. Un controsenso ed una forza puramente sudafricana.

Quindi, quale Township visitare? E come?

La scelta di quale township visitare la restringerei a due solamente: SOWETO (South West Township), ormai progredita a vero e proprio centro residenziale e turistico, con una cultura tutta sua ed un orgoglio tutto suo ed ALEXANDRA, la più vera delle due, la più povera, forse la più dura da visitare.

Alexandra è priva di vere e proprio attrazioni e vi sconsiglio di visitarla da soli; potrete affidarvi al “Mulaudzi Alexandra Tours” che propone tour guidati in bicicletta da 2 o 4 ore. Essendo Alexandra nella povertà più assoluta, questo tour è sicuramente molto toccante e, forse, ne vale più la pena che visitare Soweto. Starà però a voi capire cosa preferite. Un piccolo appunto: noterete sul web che vengono proposti tour nella casa di Mandela sia ad Alexandra sia a Soweto e no, non stanno cercando di imbrogliarvi. Nelson Mandela ha vissuto sia ad Alexandra che a Soweto e, a dir suo, il luogo che più ha sentito come casa, nonostante fosse solo composta da lamiere, è stata solo ad Alexandra. Strano vero?

Soweto invece, come anticipato prima, è ad oggi un’area con un proprio orgoglio ed un proprio prestigio sociale, spesso però troppo turistica. Camminare tra le vie di Soweto vuol dire percorrere gli stessi passi di Nelson Mandela, di Desmond Tutu e di altri militanti dell’ANC che negli anni hanno vissuto ed organizzato incontri in questa township. Seppur sperassi di respirare un’aria di storia pura, oggi si respira solo l’aria di chi vuole approfittarsi incondizionatamente del turista (come del resto accade in altre parti del mondo) e questo purtroppo è un vero peccato.

Ma come visitare Soweto?

Come accennato prima, questa township è ad oggi un centro decisamente turistico, potrete quindi arrivarci senza problemi affidandovi ad Uber o ad un Taxi e potrete camminare tranquillamente tra le sue vie.

In alternativa, come per Alexandra, potrete affidarvi ad un tour guidato: consiglio "Nkuli Shelembe Tours", sarà sufficiente contattarlo per mail prima della partenza e vi proporrà diverse soluzioni, sia tour privati, sia unirvi ad altre persone. Starà a voi valutare la scelta più consona alle vostre esigenze (in più c’è la possibilità di farsi venire a prendere e riportare direttamente in hotel, che non è niente male).

Cosa vedere a Soweto?

Qualora decideste di visitare SOWETO da soli, senza affidarvi ad un tour, ecco alcuni luoghi che vi consiglio di visitare:

ORLANDO TOWERS

un tempo le più importanti centrali elettriche a carbone di Johannesburg, oggi queste torri sono state dismesse e riconvertite a vere e proprie opere d’arte. Ammirare gli immensi graffiti disegnati vi farà capire quanto Johannesburg si stia proiettando sempre più velocemente nella modernità.

I più avventurosi, oltre che scattare delle foto stupende, potranno anche fare Bungee Jumping!

HECTOR PIETERSON MEMORIAL & MUSEUM

per apprezzare al meglio questo luogo ovviamente dovrete conoscerne la storia, di cui trovate qualche riga direttamente su Wikipedia.

VILAKAZI STREET

non aspettatevi nulla di particolare. Vilakazi Street è stata decisamente importante nel periodo dell’Apartheid ma oggi è quello che ho definito prima come un ricettacolo per turisti.

Lungo la via sono presenti numerosi artisti di strada con balli tipici sudafricani, ma soprattutto potrete visitare la casa di Nelson Mandela e Desmond Tutu.

REGINA MUNDI CHURCH

anch’essa luogo di assoluto interesse nella lotta contro l’Apartheid, recatevi per vederla almeno dall'esterno.

KLIPTOWN

un sobborgo di Soweto, dove la povertà regna sovrana. Sinceramente non me la sento di consigliarvi di recarvi in questa zona da soli, è sicuramente meglio con una guida locale.

A Kliptown, ad oggi, arrivano immigrati da tutto il continente Sud-Africano, in cerca di una vita migliore, finiscono però in questo sobborgo, con un bagno ogni 1000 abitanti ed una fontana con acqua potabile anch’essa distribuita in modo decisamente non congruo. Qui capirete cosa vuol dire la parola povertà…

Finita la visita alla TOWNSHIP da voi scelta è ora di spostarsi e vedere forse uno dei più toccanti musei che io abbia mai visitato!

Apartheid Museum

Dopo aver visitato una Township, se potrete dedicare una sola giornata a Johannesburg non esiste un’altra meta da prendere in considerazione se non l’Apartheid Museum. A memoria non ricordo un museo più completo, affascinante, toccante ed istruttivo come questo. Un po’ perché noi occidentali ne sappiamo ben poco dell’Apartheid e quindi molte cose ci giungono nuove, un po’ perché tutto quello che vedrete e sentirete è veramente toccante.

Potrete trovare ulteriori informazioni direttamente sul sito web del museo stesso.

Tenete comunque presente che per visitarlo in maniera completa avrete bisogno almeno di 3 ore.

Se tutto è andato secondo i piani, dopo queste visite, la vostra giornata volgerà quasi al termine, pronti quindi per tornare in Hotel e prepararvi per uno gustosa cena sudafricana.

Nicolo Sorsoli

Una passione: quella dei viaggi zaino in spalla. Uno dei cosiddetti backpackers, sempre alla ricerca di nuove mete e nuove storie da raccontare, con la speranza di poter trasmettere ciò che vivo a tutte le persone che leggeranno quanto scrivo.

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